Il Salone del Mobile brilla nonostante le incertezze globali: 302.548 presenze e record di operatori esteri (68%)

SaraEvents18 April 2025

In un contesto internazionale segnato da tensioni economiche e geopolitiche, il Salone del Mobile di Milano si conferma un faro per il design e l’arredamento, chiudendo la sua 63ª edizione con 302.548 presenze, un dato in linea con il successo della Biennale Euroluce del 2023. Ma il vero segnale di forza arriva dalla platea internazionale: il 68% dei visitatori proveniva dall’estero, la percentuale più alta di sempre, a dimostrazione del ruolo insostituibile della manifestazione come hub globale del settore.

Un ponte tra 151 Paesi
Con 2.103 espositori da 37 nazioni, il Salone ha generato opportunità di business in un’arena senza confini, puntando su innovazione, cultura e sostenibilità. La soddisfazione dei visitatori ha raggiunto l’88%, mentre il 94% degli espositori ha confermato l’intenzione di tornare nel 2026. Numeri che ridisegnano le geografie del mercato: in testa alla classifica dei Paesi esteri c’è la Cina, seguita da Germania, Spagna e Polonia (queste ultime in forte crescita, con export italiano rispettivamente +4,1% e +9,1% nel 2024). Sorprendente il balzo degli Emirati Arabi Uniti (+100% di presenze) e dell’Arabia Saudita, con cui il Salone ha siglato un accordo per progetti di design.

Giovani, cultura e nuovi talenti
Cresce l’interesse delle nuove generazioni: 8.517 studenti italiani e 6.543 stranieri hanno invaso i padiglioni (+32% rispetto al 2023), mentre il SaloneSatellite ha accolto 39.000 visitatori, confermandosi incubatore di creatività con 700 designer emergenti da 37 Paesi. Tra i progetti culturali di punta, The Library of Light di Es Devlin a Brera (95.300 presenze) e l’installazione di Robert Wilson al Castello Sforzesco, sold out per tutta la settimana.

Le parole dei protagonisti
«Il Salone 2025 è stato un faro in un anno di sfide globali», ha dichiarato Maria Porro, presidente del Salone del Mobile di Milano. «Ora guardiamo al 2026 con un format più inclusivo, focalizzato su PMI e mercati emergenti. Milano deve essere pronta a sostenere questa crescita, garantendo servizi e ospitalità».
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha sottolineato: «L’Europa resta il nostro primo mercato, ma qui si creano le tendenze di domani. Mentre altre fiere annullavano le edizioni 2025, noi abbiamo rinnovato la nostra proposta».

Sostenibilità e futuro
Tra gli altri temi chiave, l’impegno green: il Salone ha rilanciato le Linee Guida Green per gli allestimenti e avviato un progetto pilota per la gestione del fine vita dei mobili nell’ottica dell’economia circolare. Intanto, il primo Euroluce International Lighting Forum ha riunito 1.500 professionisti, da Stefano Mancuso a Bjarke Ingels, per discutere di luce, innovazione e clima.

La politica c’è (e si fa notare)
Oltre 100 delegazioni istituzionali hanno visitato la kermesse, dal vicepremier Antonio Tajani ai ministri Urso e Valditara, fino agli omologhi di Marocco e Olanda. Segno che, in un’epoca di incertezze, il design resta un asset strategico.

Appuntamento al 2026, con una promessa: trasformare le difficoltà in opportunità. «Il Salone crea valore per tutti», conclude Porro. «È ora che il Paese lo sostenga con azioni concrete».